Teramo-L'Aquila, protestano i pendolari

TERAMO –  Protestano i pendolari teramani che utilizzano ogni giorno il pullman per recarsi a L’Aquila. “Da qualche giorno – spiega il presidente dell’associazione dei consumatori Robin Hood Pasquale Di Ferdinando – il ritorno a Teramo dei pendolari dal capoluogo di Regione sembra più un gioco ed una sfida alla fortuna che non l’utilizzo di un servizio di pubblica utilità”. Secondo le denunce arrivate da decine di pendolari, infatti, “Sono solo due i mezzi che partono dal piazzale di Collemaggio, il primo con uscita a Colledara e Val Vomano, ed il secondo proveniente da Roma  diretto a Teramo con la sola uscita di Val Vomano – continua Di Ferdinando -. Entrambi risultano da diversi giorni insufficienti ma l’Arpa sembra non prenderne atto”. L’ultimo episodio si è verificato oggi: il pullman era insufficiente a contenere tutti i passeggeri, che, però, hanno  ricevuto informazioni contrastanti: “un autista – racconta Di Ferdinando – indicava, sulla base di istruzioni dall’alto, che bisognava aspettare quello successivo, mentre il bigliettaio dell’altro pullman comunicava che sarebbe arrivato un supplementare. Nessuna informazione anche sulle coincidenze con gli alti mezzi”. Inoltre, sempre secondo le segnalazioni dei passeggeri, oggi sarebbe stato soppresso anche un treno partito da Pescara direzione Teramo-Giulianova ed i pendolari sarebbero stati ostretti a prendere quello successivo. Sull’accaduto l’associazione invierà una richiesta di chiarimenti all’Assessore Regionale Morra e al consigliere Flaviano Montebello.